
A sentirlo scandire pare davvero uno di quegli slogan da politico di lungo corso: "Pubblica amministrazione: meno vecchi e più giovani!" e pensare invece che a pronunciarlo è la "giovane ministro" Anamaria Madia.
Adesso lo sguardo "minaccioso" del governo Renzi si posa sui dipendenti pubblici dove aleggia il termine "prepensionamenti". Il cambio di indirizzo lo ha fatto capire il ministro della Pubblica amministrazione, Annamaria Madia, partendo dall’immediato prepensionamento di quella parte della spending review del commissario Cottarelli che ha calcolato in 85mila gli esuberi nel settore statale.
«Sono un numero e una terminologia assolutamente sbagliati e distorti, volgiamo provando a ottenere uscite anche con prepensionamenti» e di sostituire chi va via con dipendenti giovani.
«A me sta a cuore — prosegue — trovare risorse per aiutare ragazze e ragazzi che da troppo tempo non riescono a entrare in modo sano nella Pa».
Stando sempre alle parole del ministro l’altro pilastro della riforma sarà «una sana mobilità obbligatoria» che ovviamente andrà legata a una revisione di tutte le piante organiche. La riforma sembra parlare chiaro e proporre una ricetta tra le più temute dai sindacati: prepensionamenti, assunzione di giovani e mobilità obbligatoria.
I sindacati non stanno certo a guardare (come al solito aggiungerei) e per voce del segretario CGIL Camusso fanno sapere: «Siamo pronti a sfidare il governo sulla riforma della Pa»
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