
Continua l'allarme disoccupazione in Italia. Nel mese di febbraio il dato è schizzato al 13% con un incremento del +1,1% rispetto al 2013. Numeri che parlano chiaro e che imporranno al premier Renzi una brusca accelerazione sulle tematiche del lavoro. Anche perché su base annua l'aumento del tasso di disoccupazione è più basso solamente a nazioni come Cipro (passato dal 14,7% al 16,7%) e Grecia (dal 26,3% al 27,5%). Allarmante, e non è una novità, il dato sulla disoccupazione giovanile con 678mila ragazzi alla ricerca di un impiego. Il tasso di disoccupazione per questa fascia di riferimento è rimasto praticamente invariato se confrontato al mese precedente (è calato di un solo decimale) ma è salito del 4,2% rispetto al 2013.
Il premier Renzi ha commentato questi dati come "sconvolgenti. Dobbiamo correre". Il governo presenterà la prossima settimana il Def (la legge finanziaria) e una legge delega sul lavoro. Ma se l'Italia non ride anche il continente europeo non se la passa benissimo. La disoccupazione nell'Eurozona rimane a febbraio ferma all'11,9% ovvero un decimale più bassa rispetto allo stesso periodo di riferimento un anno fa.
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